La fotografia al servizio degli UFO.

Quanto potente può essere la fotografia? Quanto può mostrarti di ciò che tu realmente desideri vedere? Questo pensiero mi ha sempre attanagliato la mente .

” vale più una fotografia di mille parole “

Credo che questa frase fosse attribuita a Confucio o altro filosofo, ma non ne sono certo. Certo è, che riferita al contesto di cui sto per scrivere, fa riflettere. Come ben sappiamo, la fotografia ha da sempre documentato nel tempo la vita su questo pianeta sotto tanti punti di vista, e noi nel bene o nel male, ci crediamo. Ma quando la fotografia documenta presunte civiltà extraterresti? Ci crediamo o no? Io credo alle foto di Capa sullo sbarco, come a tante altre, e i politici conoscono bene il potere di una buona immagine nei confronti dei propri elettori; ma qui, entriamo in un campo vasto quanto l’universo intero. Se la fotografia per certi versi è ritenuta falsa, perché inquadra una porzione di realtà e quindi è molto manipolabile ( e negli ultimi anni ne abbiamo visto di tutti i colori ) figuriamoci quanta attenzione bisogna apporre, quando si trattano certe tematiche. ” Se c’e’ la foto vuol dire che è vero”, Io posso solo immaginare che questo sia stato il leitmotiv nel corso degli anni, dal quel primo avvistamento da parte di un pilota americano nel 1947, di tutti coloro che hanno cercato di documentare la presenza di oggetti volanti non identificati. Devo dire che cercando online, di immagini se ne trovano molte ma ovviamente, sono tutte false, o quanto meno il 95% è ritenuto falso, il restante non spiegabile. Ma allora perché tutte queste foto nel corso degli anni? Il famoso “Progetto BluBook ” che chiuse i battenti nel 1969, dichiarò, che non vi sono mai state reali prove attestanti l’esistenza di una civiltà aliena. Ma allora il fenomeno UFO perché è divenuto cosi diffuso? perché molte persone hanno messo in scena e/o fotografato un avvistamento, per poi dichiarare diversi anni dopo, che era solo uno stupido scherzo? Per il centro ufologico francese sembra che le cause siano: una ricerca di notorietà per un personaggio o per un luogo, un gioco, una truffa , uno scherzo, ma più interessante: un esperimento sociale sulla credulità della gente. Di fatto, io non escludo che per moltissimi anni gli americani abbiano approfittato del fenomeno UFo, per poter lavorare indisturbati sui propri progetti ritenuti segreti ( vedasi progetto Mogul ), magari incentivando lo spam di immagini create ad hoc. Chissà. Di certo, il fenomeno in se è affascinante e chi non vorrebbe in fondo, incontrare un alieno? Ma se anche non esistessero, quante foto possono dimostrare il contrario?

Per concludere spero non mi si fraintenda, da parte mia finché non ne incontrerò uno, non posso darne per certo l’esistenza, ma ognuno ha la propria verità dettata dal proprio vissuto.

Su questo link https://it.wikipedia.org/wiki/Falsificazioni_in_ufologia, ho trovato parecchi spunti da cui poi sono riuscito a scaricare qualche immagine, e tra di esse vi è un mio fake.

Tutte le foto sono soggette a COPYRIGHT

3 thoughts on “La fotografia al servizio degli UFO.

  1. Demonio says:

    Come te non credo finché non vedo. Che esistano altre forme di vita invece lo ritengo altamente probabile data la vastità del universo ( o secondo le recenti teorie degli universi) e le condizioni fisiche praticamente identiche ovunque. Ma che una civiltà tecnologicamente avanzata che sia capace di viaggiare a velocità superiori ( e di molto perché anche solo a velocità luce ci vorrebbero secoli ad andare da un punto all’altro della galassia e millenni da galassia a galassia!) a quella della luce di certo non verrebbe per farsi fare una foto e sparire! Certo, molte foto e filmati erano veri ed inspiegabili salvo poi scoprire gli aerei stealth tipo il B2 che ricorda anche la forma, se visto frontale, di un disco! Ovviamente nella loro fase di sviluppo e test pochi ne erano a conoscenza per cui anche gli stessi piloti militari vedevano un oggetto, non rilevato dai radar, che non emetteva fiamme nei post bruciatori e non potevano spiegarsi cosa fosse! Il resto…va beh…basta guardare cosa la gente pubblica per capire quanta ricerca di attenzione e notorietà c’è! A parte ciò, probabilmente sarà meglio che non la vedremo mai una civiltà capace di arrivare sin qui…non prima almeno di essere capaci di fare altrettanto…

  2. Gravantes says:

    Ciao, sono assolutamente d’accordo con te, oltretutto, mi sono reso conto, occupandomi di droni, che questa teconologia è vecchia degi anni 60, ma mancavano alcune specifiche tecnologiche, però si faceva sperimentazione. No so se esistono altre civiltà, ma non lo escludo, proprio perché vi sono altri pianeti simili alla terra. Mi viene da pensare che se due civiltà dovessero incontrarsi, una delle due finirebbe male. Non sò, ma da come viene gestito il mondo da chi ha il potere economico e militare, non sò. NOn mi fido molto dell’umanità.

  3. Demonio says:

    Esatto, in genere vale la legge che tra due civiltà prevale quella superiore. Solo in caso di parità si genera una sorta di stasi come durante la guerra fredda o ci si mantiene a distanza come tra impero Romano e impero cinese.
    Certezze certo non ne abbiamo ma le probabilità sono enormi. Di sicuro c’è che la nostra civiltà è relativamente giovane mentre da qualche parte potrebbero essercene altre con miliardi di anni di evoluzione e progresso e se avessero conoscenze a noi sconosciute, venendo qui lo farebbero per qualche interesse e non certo per giocare a nascondino!
    Vero, tante tecnologie attuali sono vecchie ma sia dal punto di vista elettronico che dei materiali e dei metodi produttivi prima certe cose non si potevano fare. L’altro giorno guardavo un documentario che mostrava come un tempo si realizzavano dei pezzi meccanici. Perfetti , ma in acciaio e pesanti perché non c’era modo di limitare la presenza di metallo in eccesso. Bene, ora lo stesso pezzo pesa un quarto ed è possibile realizzarlo con una stampante 3D usando microparticelle di titanio. Una cosa impensabile solo dieci anni fa, roba da film di fantascienza! E questa è la parte di umanità che ammiro…poi c’è tutta quell’altra e quella beh, non piace nemmeno a me.

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